la straordinaria autobiografia di Ruth Sienkiewicz-Mercer, alle origini della CAA
Traduzione italiana a cura di HOMELESS BOOK
Da quando è nata Ruth non ha mai pronunciato una parola. Non ha mai potuto camminare, nutrirsi o pettinarsi da sola. Imprigionata in un corpo inerte, molti intorno a lei la considerano incapace di pensare, perché incapace di parlare. Invece la mente di Ruth funzione perfettamente, ma pochi se ne accorgono.
E’ grazie a persone come Steve Kaplan che tutti realizzano come la donna comprenda ogni cosa ma non abbia strumenti per comunicare: attraverso una tabella di comunicazione fedelmente riportata in frasi da Kaplan, Ruth è ora in grado di raccontare personalmente gli anni della sua reclusione virtuale.
Alzo gli occhi per dire sì cambierà per sempre lo sguardo del lettore sulla disabilità, aiutando a comprendere che la relazione e la comunicazione sanno andare oltre le barriere fisiche e il semplice uso della parola.
Con la partecipazione del co-autore STEVE B. KAPLAN
Intervengono:
AURELIA RIVAROLA, Neuropsichiatra Infantile, Presidente del Centro Benedetta D’Intino, Milano
JOHN COSTELLO, Speech Language Pathologist, Augmentative Communication Program Director at Boston Children’s Hospital, Massachusetts
HOWARD SHANE, Speech Language Pathologist, Director of the Autism Language Program and Communication Enhancement Program at Boston Children’s Hospital, Massachusetts